Sedum

Sedum L., 1753 è un genere di piante succulente e “xerofile” che comprende circa 600 specie. Appartengono alla famiglia delle Crassulaceae e sono originarie di tutto l’emisfero boreale, provenienti sia da regioni fredde che temperate; alcune specie sono originarie del Messico o dell’America centrale, ma allo stesso modo si possono trovare in Africa Centrale.
Parecchie specie crescono spontanee anche in Italia su muri e nei giardini rocciosi, altre vengono coltivate in vaso, sono considerate piante “rustiche” e “semirustiche” perché sopportano anche le basse temperature e a volte anche il gelo.
La Sedum è una pianta carnosa che può essere sia di fusto eretto che pendente, quasi sempre a cespi e con foglie che possono essere rotonde, alternate, ovali o verticali. I fiori possono essere sia solitari che riuniti in infiorescenze a corimbo, a grappolo o a pannocchia per lo più piccoli e a forma di stella e con i petali liberi.
Le specie rustiche sono coltivate all’aperto in tutto il nostro paese, fatta eccezione per le specie alpine che non sono adatte ai climi caldi, mentre quelle semi-rustiche andranno messe al riparo in inverno, anche se sopportano temperature al di sotto dello zero.
Molto adatte per giardini rocciosi, crescono molto bene anche nelle intercapedini dei muri. La terra deve avere un ottimo drenaggio in modo da evitare marciumi: sarà perciò integrata da una parte di sabbia molto grossa e porosa. Le Sedum non vanno innaffiate in inverno, e in estate solo quando la terra risulterà asciutta.
La loro riproduzione avviene per seme, ma più facilmente per talea, infatti ogni parte della pianta è di facile radificazione; richiedono ottima luce e pieno sole e il loro aspetto migliore lo assumeranno in primavera e in autunno. Le Sedum non sono consigliabili in appartamento, dove i fusticini “filano” ossia diventano più sottili e si posso allungare in modo sproporzionato.