Leccinum

Leccinum è un genere di funghi terricoli simbionti appartenente alla famiglia delle Boletaceae. Analogamente al genere Boletus, anche questi funghi sono caratterizzati per la presenza di tubuli piuttosto che di lamelle.
Pur essendo meno pregiati di alcune specie del genere Boletus (ad es. porcini), sono pur sempre dei buoni commestibili, almeno per quanto riguarda il cappello. Il gambo, fibroso e molto tenace, non viene in genere consumato, anche se quello di alcune specie potrebbe essere essiccato e macinato per usarlo come condimento.
Una delle specie più rappresentative del genere è il Leccinum lepidum, avente gambo color giallo paglierino oppure giallo sporco, cappello di color nocciola o marrone scuro; la sua “forma” ricorda molto alla lontana, quando è in gioventù, quella di un Boletus edulis, tanto che gli inesperti lo scambiano per una sorta di “porcino”.
Dal latino leccinum = che cresce sotto il leccio.
Le principali caratteristiche di questo genere sono:
Cappello: convesso, con cuticola a volte vischiosa, sovente eccedente il margine, con tonalità bruno-rossastre in alcuni casi tendenti al verde-bruno.
Tubuli: da bianco-grigi a giallo chiaro, fino a brunastri negli esemplari che hanno portato a maturazione le spore, molto lunghi, molli; in diverse specie del genere l’altezza dei tubuli è nettamente superiore a quella della carne del cappello sovrastante.
Pori: concolori ai tubuli, minuti.
Gambo: generalmente più slanciato dei Boletus, è privo di reticolo ma presenta peculiari squamosità che ne facilitano l’identificazione; qualche volta si presenta “obeso” come ad esempio nel Leccinum lepidum.
Carne: estremamente consistente in certi casi, in altri molliccia, biancastra o giallo tenue, immutabile o virante al rosa, al blu o al nero.