Datura

Datura L., 1753 è un genere di piante della famiglia delle Solanaceae, originario dell’Asia e dell’America. Il nome deriva dalla parola sanscrita Dathura.
Le specie del genere Datura vengono coltivate come piante ornamentali nei giardini delle zone a clima mite, per macchie isolate e per aiuole, le specie arbustive; per fasce fiorite le specie annuali; con clima invernale rigido si preferisce la coltivazione in vaso; alcune specie velenose vengono utilizzate come piante medicinali.
Pianta dalla tipica fioritura notturna.
Comprende specie erbacee annuali, perenni, arbustive, e più raramente arboree, piante caratteristiche dei climi temperati. Hanno una fioritura ricca con corolle grandi tubolari colorate di bianco candido, crema o violetto dal profumo intenso e persistente, altezza da 1 a 3 m.
Tutte le specie (in particolare D. stramonium, D. metel e D. inoxia) contengono in percentuali variabili gli alcaloidi allucinogeni scopolamina e atropina. Sono state utilizzate fin dall’antichità per rituali religiosi e sciamanici, benché ne fosse nota l’alta pericolosità. Infatti la dose attiva di questi alcaloidi è molto vicina alla dose tossica, il che rende molto pericolose esperienze con questo genere di pianta.
Prediligono esposizione riparata dal freddo e soleggiata, terreno leggero, fertile, fresco e sabbioso. Le specie perenni, più sensibili alle gelate, devono essere ricoverate in serra fredda o in locale asciutto, prevedendo quindi la coltura in vaso o togliendo dal terreno le piante prima dell’arrivo del gelo, come per i Pelargonium, e ripiantate in primavera dopo un’energica potatura.
La moltiplicazione avviene con la semina primaverile, per le specie annuali o per le perenni coltivate come annuali, per la fioritura estiva; per le specie perenni come la D. arborea si ricorre alla moltiplicazione per talea legnosa, in settembre, utilizzando i rami dell’anno.
Temono il gelo e il ristagno idrico.