Asphodelus

Asphodelus L., 1753 è un genere di piante che comprende diverse specie erbacee, note genericamente con il nome volgare di asfodelo. Il nome deriva dal greco ἀσφόδελος (asphódelos).
Gli asfodeli amano i prati soleggiati e sono invadenti nei terreni montuosi con rocce affioranti e nei terreni soggetti a pascolo eccessivo, perché le loro foglie al contrario di altre piante erbacee si rigenerano in continuazione anche se vengono mangiate dagli erbivori; i caprini se ne cibano sia quando le foglie sono fresche che quando sono secche a fine ciclo vegetativo, inoltre le capre sono ghiotte dei frutti secchi della pianta. Il seme viene espulso ancora attivo con le deiezioni e questo costituisce il motivo principale di propagazione fitta delle piante nelle aree dove è praticato il pascolo. Lo stelo del fiore secco raccolto in estate è un buon combustibile di iniezione per accendere il camino o le stufe a legna; prima dell’arrivo del gas liquefatto in bombole, venivano in effetti raccolti sui monti (raccolta di sarcine di sciusciarielli) per essere impiegati per accendere la legna nel focolare.
Le foglie dell’asfodelo si presentano sotto forma di una rosetta di grosse foglie radicali, strette e lineari, con l’estremità appuntita.
Dal centro della rosetta emerge uno stelo nudo che porta una spiga di fiori più o meno ramificata secondo le specie. La spiga è generalmente alta un metro o più.
I fiori iniziano a sbocciare dal basso già all’inizio di marzo essendo la pianta molto rustica e resistente alle condizioni meteorologiche avverse, la fioritura dura tutto marzo e metà aprile e abbelliscono di molto il paesaggio intorno, molto spesso vengono visitati dalle api specie se c’è scarsezza di altri fiori a causa di condizioni meteorologiche che non seguono l’andamento stagionale. Hanno sei tepali (cioè non esiste distinzione visibile tra petali e sepali, che hanno la stessa forma e lo stesso colore). Nella maggior parte delle specie, i tepali sono bianchi con una striscia scura al centro.
I frutti sono capsule tondeggianti.
La radice è commestibile.
La distribuzione naturale del genere Asphodelus ha un centro principale intorno al bacino del Mediterraneo (Europa meridionale e Africa settentrionale comprese le isole Canarie); si estende inoltre in Asia fino alla Cina.
L’asfodelo è stato introdotto e si è naturalizzato anche in alcune parti del Nordamerica.

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