Eryngium

Eryngium L., 1753 è un genere di piante spermatofite dicotiledoni appartenenti alla famiglia delle Apiaceae, comunemente note come calcatreppole, dall’aspetto di piccole erbacee biennali o perenni, spinose e con fioriture ad ombrella (simili ai capolini dei cardi) molto appariscenti.
Il nome del genere (“Eryngium”) fa probabilmente riferimento alla parola che ricorda il riccio: “erinaceus” (in particolare dal greco “erungion” = “eringio”); ma potrebbe anche derivare da “eruma” (= difesa), in riferimento alle foglie spinose delle piante di questo genere.
Un’altra fonte afferma che “Eryngium” deriva sempre dal greco, ma dalla parola “eryngion” che significa “ruttare”. È Dioscoride che c’informa che l’”Eryngium” fa “rendere tutte le ventosità”.
In Francia il nostro genere viene chiamato “Panicauts”, i tedeschi lo chiamano “Mannertreu”, mentre gli inglesi lo chiamano “Eryngo” o “Sea-Holly” (agrifoglio di mare).
Questo genere comprende oltre cinquanta specie (altre classificazioni però ne indicano 200 e più), alcune delle quali (una dozzina) appartengono alla nostra flora spontanea. La famiglia di appartenenza dell’Eryngium (Apiaceae) raccoglie circa 3000 specie raggruppate in 420 generi presenti in tutte le zone temperate del nostro globo.
In alcune classificazioni il genere Eryngium viene fatto appartenere alla tribù delle Eryngieae (definita dai botanici Jean Charles Grenier (1808-1875) e Dominique Alexandre Godron (1807-1880) in una pubblicazione del 1848) e alla sottotribù delle Eryngiinae (definita da Tausch nel 1834).
Nelle classificazioni più vecchie la famiglia del genere Eryngium è chiamata Ombrelliferae ma anche Umbelliferae.
Da un punto di vista sistematico le specie del genere Eryngium sono divise in due gruppi:
• Primo gruppo: originario della regione mediterranea (dai Pirenei al Caucaso): le foglie radicali hanno sempre un lembo distinto dal picciolo ed hanno una lamina molto suddivisa; i fiori sono blu o azzurri.
• Secondo gruppo: originario del Nuovo Mondo dell’emisfero australe: le foglie non sono picciolate ed hanno in prevalenza una forma lineare con margini cigliati–spinosi; i fiori sono biancastri (a volte quasi verdastri) oppure purpurei–rossastri. Quest’ultimo gruppo viene spesso denominato “pandaniforme”.