Gentiana

Gentiana L. è un genere di piante della famiglia delle Gentianaceae, che comprende circa 400 specie.
Le sue proprietà digestive sono portentose e note.
Questo genere si trova un po’ ovunque nell’habitat alpino delle regioni temperate dell’Europa, dell’Asia e del continente americano. Alcune specie si trovano anche nell’Africa nord-occidentale, nell’Australia orientale ed in Nuova Zelanda.
Sul versante italiano delle Alpi sono presenti diverse specie, che fioriscono durante l’estate. Sono quasi tutte specie protette. Alcune specie si ritrovano anche sugli Appennini. Si tratta di piante annuali, biennali e perenni. Alcune sono sempreverdi, altre no. La disposizione delle foglie è opposta. Sono anche presenti foglie che formano una rosetta basale. I fiori sono a forma di imbuto; il colore è più comunemente azzurro o blu scuro, ma può variare dal bianco, avorio e dal giallo al rosso. Le specie col fiore di colore blu predominano nell’emisfero settentrionale, quelle col fiore rosso sulle Ande; le specie a fiore bianco sono più rare, ma più frequenti in Nuova Zelanda.
Questi fiori sono più frequentemente pentameri, cioè hanno una corolla formata da 5 petali, e generalmente 5 sepali o 4-7 in alcune specie. Lo stilo è abbastanza corto oppure assente. La corolla presenta delle pieghe (pliche) tra un petalo e l’altro. L’ovario è quasi sempre sessile e presenta nettarii.
Le genziane crescono su terreni acidi o neutri, ricchi di humus e ben drenati; si possono trovare in luoghi pienamente o parzialmente soleggiati. Sono utilizzate frequentemente nei giardini rocciosi.
Secondo quanto afferma Plinio il Vecchio, questo genere di piante prese il nome di genziana dopo che Genzio (180-168 a.C.), re dell’Illiria, affermò di averne scoperto le proprietà curative. Molte specie, infatti, sono usate come “piante medicinali” e le loro radici sono usate per la preparazione di liquori tonici, per esempio nel francese suze e nell’acquavite di genziana, prodotto nella Val Rendena.
La genziana è utilizzata come aromatizzante negli amari e in alcuni aperitivi. Celebre è, ad esempio, l’Amaro Sibilla, prodotto nell’appennino marchigiano proprio con questa erba sin dal lontano anno 1868, ma è anche tra gli ingredienti del Fernet Branca, dello Stomatica Foletto e dell’Aperol.
La variante utilizzata per liquori e tisane è la variante Gentiana Lutea o Genziana Lutea, quella dai fiori gialli.
ll pregio della Gentiana è anche dovuto al fatto che le radici migliori sono quelle naturali (non coltivate) che in molte zone è proibito raccogliere in quanto specie protetta. In particolare si sono registrati numerosi sequestri in Abruzzo dove la produzione del liquore digestivo Genziana è più rinomata.